Detrazioni Irpef 2025: cosa cambia dal 1° gennaio
Il Cdm del 15 ottobre ha approvato il DDL di legge di bilancio 2025 che inizia ufficialmente il suo iter verso la definitiva approvazione, attesa, come sempre per fine anno.
Ricordiamo che sul tema delle detrazioni fiscali, molto atteso dai contribuenti, il Presidente Giorgia Meloni, aveva già svelato le intenzioni del suo Governo di attuare una revisione degli sconti fiscali poiché a suo dire “La stagione dei bonus a pioggia è finita” e il Ministro Giorgetti già da diverse settimane, ha anticipato l'introduzione di un quoziente familiare legato alle detrazioni d'imposta.
Vediamo ora dalla prima bozza di legge di bilancio bollinata e inviata alla Camera cosa si prevede per il prossimo anno sulle detrazioni fiscali.
“Dobbiamo quindi stare dalla parte dei nostri talenti, investire nella formazione, creare possibilità tramite il ricambio generazionale e premiare il merito. Come Conflavoro ci siamo già presi l’impegno di avvicinare i giovani al mondo aziendale con progetti ad hoc e best practice già funzionanti all’estero”.
1) Detrazioni Irpef 2025: cosa cambia
Non è un mistero che il Ministro Giorgetti avesse più volte nominato il quoziente familiare come meccanismo per parametrare gli oneri detraibili dalle imposte per tutti i contribuenti.
Resa disponibile la prima bozza di bollinato di legge di bilancio 2025 in viaggio verso la Camera per i primi lavori vediamo le novità per le detrazioni contenute nell'art 16 ter di prossima introduzione rubricato riordino delle detrazioni.
Sinteticamente le cose cambieranno per i contribuenti che dichiarano più di 75mila euro.
In particolare, la norma riscrive le regole di determinazione dell’ammontare delle detrazioni sulle spese riconosciute.
A partire dal 2025, l’ammontare delle spese detraibili ai fini Irpef non potrà oltrepassare un determinato massimale calcolato in riferimento a due indicatori:
- un valore fisso predeterminato sulla base del reddito complessivo dichiarato;
- un coefficiente parametrato alla situazione familiare del contribuente.
Il primo è definito in base al reddito complessivo dichiarato:
14.000 euro per i soggetti con reddito compreso tra 75.001 e 100mila euro;
8.000 euro per i soggetti con un reddito superiore a 100mila euro.
Il secondo indicatore è legato al numero dei figli fiscalmente a carico presenti nel nucleo familiare del contribuente, prevedendo un coefficiente così distinto:
- 0,50 se nel nucleo familiare non vi sono figli fiscalmente a carico;
- 0,70 se ve ne è uno;
- 0,85 se ve ne sono due;
- 1 se ve ne sono più di due o se ve ne è almeno uno con disabilità.
Per sapere quante spese si potranno detrarre, dal 1° gennaio 2025, si dovrà moltiplicare il valore del primo indicatore con il coefficiente che aumenta all'aumentare dei figli.
Restano fuori da questo calcolo:
- spese sanitarie,
- interessi passivi per i mutui contratti fino al 31.12.2024
- spese detraibili sostenute entro il 31.12.2024
Si resta in attesa dell'avvio dei lavori parlamentari, che potranno appunto prevedere modifiche al testo in bozza della Legge di bilancio 2025, previsti per il prossimo novembre.