Welfare, DL Aiuti bis alza soglia esentasse dei fringe benefits a 600 euro e include utenze luce, gas e acqua
Con il DL Aiuti bis pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entra in vigore anche la novità sull’innalzamento della soglia esentasse dei cosiddetti fringe benefits a 600 euro.
Come infatti previsto dall’art. 12 del DL 115/2022 incentrato sul welfare, per il 2022 e il 2023 “non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 600,00”. Già nel 2020 e nel 2021 l’esenzione Irpef era salita dagli ordinari 258,23 euro a 516,46 euro, tornando però ai livelli standard a inizio 2022.
Cosa cambia con il DL Aiuti bis
L’innalzamento della soglia a 600 euro dei fringe benefits è “in deroga a quanto previsto dall’articolo 51. comma 3, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”. Come sottolinea il dossier dell’Ufficio Studi di Senato e Camera, il superare questa soglia non “determina l’inclusione nel reddito imponibile anche della quota di valore inferiore al medesimo limite “, ossia 600 euro. Normalmente, infatti, superata la soglia viene ricompresa nel reddito imponibile tutta la quota dei fringe benefits e non solo, come accade invece nel regime previsto dal DL Aiuti bis, la quota eccedente i 600 euro.
I vantaggi e le possibilità del welfare erogato dagli Enti bilaterali
Per quanto riguarda il welfare aziendale generale, esistono in realtà molte possibilità per un’azienda di compensare i propri collaboratori. Ad esempio, grazie all’Ente bilaterale Ebiasp, le aziende aderenti e i loro lavoratori di accedere a numerosi avvisi che, annualmente, sostengono i bisogni più importanti del quotidiano: dalle cure veterinarie per gli animali domestici, all’acquisto di occhiali da vista, libri per la scuola e PC, fino a contributi per servizi di baby sitting e attività sportive.
Tornando al DL Aiuti bis, dunque, abbiamo visto che per gli anni fiscali 2022 e 2023 aumenta fino a 600 euro la soglia di non imponibilità dei fringe benefit aziendali, con l’ulteriore novità dell’ampliamento della platea di esenzioni anche alle utenze dell’energia elettrica, del gas e del servizio idrico. La somma prevista dal DL Aiuti bis, lo ribadiamo, è esente da contribuzione ai fini previdenziali e assistenziali e da imposizione fiscale. La nuova soglia dei fringe benefits è già in vigore. La misura potrebbe riguardare circa 3 milioni di lavoratori.