Reddito di cittadinanza, come cambia con la Legge di Bilancio 2023
La Legge di Bilancio 2023 modifica le regole del Reddito di Cittadinanza introducendo una procedura ‘più severa’ per i percettori.
La durata massima dell’erogazione del contributo economico dal 1° gennaio 2023 diventa di 7 mesi.
La durata resta di 18 mesi solo per i nuclei familiari con minori, con persone disabili, con persone di età superiore a 60 anni.
Il reddito da lavoro percepito con contratti di lavoro stagionale o intermittente, fino a all’importo di 3mila euro lordi, non viene calcolato ai fini della determinazione dell’importo del reddito di cittadinanza.
Ai datori di lavoro privati che nel 2023 assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato è riconosciuto l’esonero del 100% dei contributi previdenziali.
Reddito di cittadinanza, le nuove regole per gli occupabili
Gli occupabili devono essere inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione e/o di riqualificazione professionale. In caso di mancata frequenza al programma assegnato il nucleo del beneficiario del reddito di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione.
Il reddito di cittadinanza cessa anche se il percettore non accetta la prima offerta di lavoro congrua.